Cybersecurity nelle aziende
Le nuove sfide con la direttiva NIS2 e l’allarme CRIF
Con l’aumento della connettività e della digitalizzazione, le imprese sono sempre più esposte a minacce informatiche che possono compromettere dati sensibili e l’integrità delle infrastrutture critiche. Queste rivoluzioni hanno trasformato radicalmente il modo in cui le aziende operano, rendendo la cybersecurity una priorità assoluta. Due eventi recenti – l’introduzione della direttiva NIS2 e l’allarme CRIF sul crescente numero di attacchi – evidenziano l’urgenza di adottare misure di sicurezza più efficaci.
L’allarme CRIF: una fotografia del panorama attuale
Un recente studio di CRIF ha rivelato che nel primo semestre del 2024 si è registrato un aumento del 10% degli attacchi informatici rispetto all’anno precedente. Questo dato conferma un trend preoccupante, con le aziende sempre più esposte a minacce crescenti.
Tra gli attacchi più frequenti si segnalano phishing, ransomware, e furti di dati. Questi attacchi non solo compromettono la sicurezza delle informazioni, ma possono anche paralizzare l’operatività di un’azienda per giorni.
La crescita esponenziale delle minacce rende evidente che le aziende devono adottare misure di sicurezza più avanzate e proattive per proteggere le proprie infrastrutture critiche.
Cos’è la direttiva NIS2?
La direttiva NIS2 (Network and Information Systems Directive) è la nuova normativa europea in materia di cybersecurity, entrata in vigore nel 2024. Si tratta di un aggiornamento della precedente direttiva NIS, introdotta nel 2016, che mirava a migliorare la sicurezza delle reti e dei sistemi informatici all’interno dell’Unione Europea.
Differenze tra NIS e NIS2 e novità introdotte
A differenza della prima versione, la NIS2 introduce requisiti più stringenti e un perimetro d’azione più ampio. L’obiettivo principale è quello di aumentare la resilienza cibernetica delle aziende che operano in settori critici, come energia, trasporti, finanza, e infrastrutture digitali.
Mentre la NIS riguardava un numero limitato di settori, la NIS2 estende la sua applicazione a una gamma più ampia di organizzazioni, comprese le PMI che operano in ambiti considerati vitali per l’economia e la società.
Uno degli aspetti più significativi della NIS2 è l’estensione delle regole di sicurezza a più settori, includendo ora anche aziende di medie dimensioni che prima non erano soggette a tali regolamentazioni.
Le aziende devono adottare misure di sicurezza più robuste. Tra queste, vi è l’obbligo di implementare procedure di gestione del rischio, migliorare la capacità di risposta agli incidenti e garantire la continuità operativa.
Un’altra novità importante è l’obbligo di segnalare rapidamente agli enti competenti eventuali incidenti di sicurezza che possano compromettere la continuità dei servizi essenziali. Questo per garantire una risposta rapida e coordinata alle minacce.
Perché la NIS2 è importante per le aziende
L’implementazione delle misure previste dalla NIS2 permette alle aziende di ridurre significativamente il rischio di attacchi informatici e le conseguenze economiche e reputazionali che ne derivano.
Rispettarla è fondamentale per evitare sanzioni amministrative e penali, garantendo al contempo la conformità alle normative europee, che diventano sempre più severe.
Un’azienda che dimostra di saper gestire in modo efficace la propria cybersecurity non solo evita danni economici, ma rafforza anche la fiducia dei clienti e dei partner, migliorando la propria competitività sul mercato.
Come le aziende possono adeguarsi alla NIS2
Il primo passo per adeguarsi alla NIS2 è effettuare una valutazione approfondita dei rischi a cui l’organizzazione è esposta, tenendo conto dell’evoluzione del panorama delle minacce.
Le aziende devono definire una strategia di cybersecurity che includa politiche, procedure e tecnologie per la protezione dei dati e delle infrastrutture.
Investire nella formazione del personale è fondamentale. I dipendenti devono essere in grado di riconoscere e segnalare potenziali minacce, adottando comportamenti sicuri per proteggere le informazioni aziendali.
Le sfide della cybersecurity per le aziende oggi
Le minacce informatiche stanno evolvendo a un ritmo incredibile. Gli attacchi informatici non sono più limitati ai classici virus o malware; si parla di ransomware avanzati, attacchi DDoS su larga scala, phishing altamente personalizzato e persino exploit che sfruttano vulnerabilità zero-day, non ancora identificate dai fornitori di software. Gli hacker e le organizzazioni criminali sono sempre più sofisticati, utilizzano tecniche come l’intelligenza artificiale e il machine learning per penetrare i sistemi aziendali e sfuggire ai controlli di sicurezza tradizionali.
Questo aumento della complessità richiede alle aziende di rimanere costantemente aggiornate sulle nuove tecniche di attacco e di adottare un approccio flessibile alla difesa. Non è sufficiente applicare le stesse soluzioni di sicurezza di qualche anno fa; bisogna evolversi con la minaccia.
La complessità della protezione delle infrastrutture critiche
Molte aziende dipendono fortemente dalle infrastrutture critiche, come i sistemi energetici, i trasporti, le reti di telecomunicazione e i sistemi sanitari. La protezione di queste infrastrutture è particolarmente complessa perché un attacco a un singolo punto debole può avere conseguenze devastanti per l’intera azienda, o addirittura per un intero settore.
Una delle sfide principali che le aziende si trovano ad affrontare è la carenza di competenze specializzate in cybersecurity. Mentre la domanda di esperti cresce, l’offerta non riesce a tenere il passo, creando un divario di competenze che molte imprese faticano a colmare. Oltre a ciò, la gestione della sicurezza informatica richiede investimenti significativi in termini di risorse finanziarie e umane, risorse che spesso le piccole e medie imprese (PMI) non possono permettersi di dedicare completamente alla cybersecurity.
La conformità alle normative, come la NIS2, aggiunge un ulteriore livello di complessità per le aziende. La rapida evoluzione delle leggi in materia di protezione dei dati e sicurezza informatica significa che le imprese devono costantemente aggiornare le loro procedure, e l’adeguamento alle nuove normative richiede un’attenta pianificazione, formazione interna e aggiornamento delle infrastrutture tecniche.
Come dovrebbero lavorare internamente le aziende per garantire la cybersecurity
Oltre ad adeguarsi alle normative europee come la direttiva NIS2, le aziende devono adottare un approccio sistematico e olistico alla cybersecurity. Questo implica la creazione di una cultura della sicurezza all’interno dell’organizzazione e l’implementazione di pratiche di gestione del rischio che coinvolgano tutti i livelli dell’azienda, dal top management fino all’ultimo dipendente.
Ecco alcune delle azioni chiave che le aziende dovrebbero intraprendere internamente per migliorare la loro sicurezza informatica:
- creare una cultura della sicurezza
- definire ruoli chiari e responsabilità
- implementare una gestione del rischio strutturata
La gestione del rischio informatico è un processo continuo che richiede l’identificazione e l’analisi delle vulnerabilità. Le aziende devono:
- condurre valutazioni periodiche del rischio
- prioritizzare le vulnerabilità
- adottare politiche di sicurezza efficaci
Un altro passo cruciale è la definizione e l’applicazione di politiche di sicurezza aziendale che regolamentino l’uso di strumenti e sistemi interni. Queste politiche dovrebbero coprire:
- gestione delle password
- controllo degli accessi
- backup regolari e piani di recovery
- monitoraggio e risposta alle minacce
È fondamentale per le aziende disporre di un sistema di monitoraggio in tempo reale delle reti e delle infrastrutture informatiche per rilevare rapidamente eventuali anomalie. Ciò include:
- sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS) e prevenzione delle intrusioni (IPS)
- piani di risposta agli incidenti
- Collaborazione con esperti esterni
Oltre a lavorare internamente, le aziende dovrebbero collaborare con esperti esterni di cybersecurity per valutazioni periodiche e implementazioni avanzate. La consulenza da parte di esperti può fornire un’ulteriore garanzia che le misure adottate siano efficaci e all’avanguardia.
Conclusione
La cybersecurity è una priorità assoluta per le aziende di ogni settore. Affrontare le sfide crescenti richiede un approccio globale che combini tecnologie avanzate, formazione continua e una cultura della sicurezza condivisa da tutti i dipendenti. Solo attraverso una strategia strutturata e proattiva è possibile proteggere i dati e garantire la continuità del business in un contesto sempre più esposto a minacce informatiche.
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